Maria Rita Gismondo dell'ospedale Sacco smorza i toni: "E' una follia: un'infezione scambiata per pandemia". Burioni replica: informazioni sbagliate
Lei è la direttrice del reparto di Macrobiologia clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, dove si lavora senza sosta per esaminare i tamponi che rilevano la positività al coronavirus. Maria Rita Gismondo dice la sua su Facebook: «Mio bollettino del mattino. Il nostro laboratorio ha sfornato esami tutta la notte. In continuazione arrivano campioni. A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così. Guardate i numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto dal punto di vista economico. I miei angeli sono stremati. Corro a portar loro la colazione. Oggi la mia domenica sarà al Sacco. Vi prego, abbassate i toni! Serena domenica!».
E poi ancora: «Leggete! Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per Coronavirus 1!!!». Sabato un altro aggiornamento. «Fino a quando il virus non sarà sconfitto, faremo la staffetta di 5 ore per coprire h 24 le necessità diagnostiche. Forniamo risposta in 3 ore. Sono fiera dei miei angeli. Sto accanto a loro, non solo per aiutarli ma anche per proteggerli... State tranquilli. Leggete il mio post sull’influenza ed il Coronavirus vi apparirà nella sua più realistica realtà. Buon pranzo... a voi. Dormo 2 ore». E i suggerimenti per tutti: fate riferimento alle raccomandazioni del ministero della Salute. «Scusate, ma state calmi...forse sono davvero burned...questa settimana sono morti in Italia 2 pazienti a causa del Coronavirus e 24 per influenza. Rispettivamente 50 casi positivi e 656.000...mah! per me c’è un chiasso eccessivo...buonanotte. Dormo con un orecchio al telefono. Domani mattina alle 7 sarò in ospedale. Fate sogni d’oro!»
Il virologo Roberto Burioni replica senza mezzi termini: «Niente panico, ma niente bugie. Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: la malattia causata dal coronavirus sarebbe poco più di un'influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero» scrive sul sito Medical Facts. «Leggete i numeri - indica - uno dei nostri cardini è stato il tentare di informare nella maniera più corretta i nostri lettori. Mai allarmismi, ma neanche si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni: in questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l'influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio».
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